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Personalità e carattere in Cammino
63. Tu —pensi— hai molta personalità: i tuoi studi —le tue ricerche,
le tue pubblicazioni, la tua posizione sociale— il tuo nome, le tue attività
politiche le cariche che occupi, il tuo patrimonio..., la tua età, non sei
più un bambino!...
Proprio per tutto questo hai bisogno, più degli altri, di un Direttore per
la tua anima.
124. Mi hai scritto, medico apostolo: «Tutti sappiamo per esperienza
che possiamo essere casti, se siamo vigilanti, se frequentiamo i Sacramenti
e spegniamo le prime scintille della passione senza lasciare che avvampi il
fuoco. Ed è proprio fra i casti che si contano gli uomini più integri sotto
tutti gli aspetti. E fra i lussuriosi predominano i timidi, gli egoisti, i
falsi e i crudeli, tipi caratteristici di scarsa virilità».
144. La purezza limpidissima di tutta la vita rende Giovanni forte
davanti alla Croce. —Gli altri apostoli fuggono dal Golgota: lui, con la
Madre di Cristo, rimane.
—Non dimenticare che la purezza irrobustisce, virilizza il carattere.
174. Non dire: quella persona mi secca. —Pensa: quella persona mi
santifica.
350. Non basta essere dotto, oltre che un buon cristiano. —Se non
correggi i modi bruschi del tuo carattere, se rendi incompatibili il tuo
zelo e la tua scienza con la buona educazione, non capisco come possa essere
santo. —E anche se sei colto —lo sei— te ne dovresti stare legato a una
greppia, come un mulo.
366. Vediamo un po': che offesa ti si fa se il tale o il tal altro ha
più confidenza con certe persone che ha conosciuto prima o verso le quali
sente più affinità per ragioni di simpatia, di professione, di carattere?
—Tuttavia, evita accuratamente fra i tuoi anche l'apparenza di un'amicizia
particolare.
697. Gli avvenimenti pubblici ti hanno costretto a una reclusione
volontaria, forse peggiore, date le circostanze, della reclusione in un
carcere. —Hai subìto un'eclissi della tua personalità.
Non trovi un campo d'azione: egoismi, curiosità, incomprensione e
mormorazione. —Bene, e con questo? Dimentichi la tua liberissima volontà e
il tuo potere di «bambino»? —La mancanza di foglie e di fiori (di azione
esterna) non esclude il moltiplicarsi e l'attività delle radici (vita
interiore).
Lavora: poi il corso delle cose cambierà, e darai più frutti di prima, e più
saporiti.
857. Essere piccolo: le grandi audacie sono sempre dei bambini. —Chi
chiede... la luna? —Chi non si ferma davanti ai pericoli per realizzare il
suo desiderio?
«Mettete» in un bambino «così» molta grazia di Dio, il desiderio di fare la
sua Volontà (di Dio), molto amore per Gesù, tutta la scienza umana che le
sue capacità gli permettono di acquistare... e avrete il ritratto del
carattere degli apostoli d'oggi, così come senza dubbio li vuole Dio.
947. Ti stupivi perché approvavo la mancanza di «uniformità»
nell'apostolato in cui lavori. E ti ho detto:
Unità e varietà. —Dovete essere diversi come diversi sono i santi nel cielo,
ognuno dei quali ha le sue proprie note personali e specialissime. E, anche,
dovete assomigliare gli uni agli altri come i santi, che non sarebbero santi
se ognuno di loro non si fosse identificato con Cristo.
Personalità e carattere in Solco
14. "È molto difficile!", esclami scoraggiato.
Senti, se lotti, la grazia di Dio è sufficiente: prescinderai dagli
interessi personali, servirai gli altri per il Signore, e aiuterai la Chiesa
nei campi in cui oggi si svolge la battaglia: nella strada, nella fabbrica,
nell'officina, nell'università, nell'ufficio, nel tuo ambiente, in mezzo ai
tuoi.
138. Non hai scuse. La colpa è solamente tua. Se sai — ti conosci
quanto basta — che, per questa strada — con queste letture, con questa
compagnia... —, puoi finire nel precipizio, perché ti ostini a pensare che
forse questa è una scorciatoia che facilita la tua formazione o fa maturare
la tua personalità?
Cambia radicalmente progetto, anche se ti comporta maggior sforzo, meno
svaghi a portata di mano. Ormai è ora che ti comporti da persona
responsabile.
356. Voglia il Cielo che tu non cada, mai, nell'errore di
identificare il Corpo Mistico di Cristo con un determinato atteggiamento,
personale o pubblico, di uno qualsiasi dei suoi membri.
E voglia il Cielo che tu non offra motivo a gente poco formata di cadere in
questo errore.
— Vedi quanto è importante la tua coerenza, la tua lealtà!
370. Ho sempre pensato che la mancanza di lealtà per rispetto umano è
disamore..., e mancanza di personalità.
427. Triste la situazione di una persona con magnifiche virtù
umane, e con assoluta carenza di visione soprannaturale: perché facilmente
quelle virtù le applicherà solo ai propri fini personali. — Meditalo.
435. Non essere di quelli che, quando ricevono un ordine,
pensano subito a come modificarlo... — Si direbbe che abbiano troppa
"personalità"!, e provocano divisioni e scompiglio.
443. "Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di
sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici
stelle". — Perché tu e io, e tutti, avessimo la certezza che niente
perfeziona la personalità quanto la corrispondenza alla grazia.
— Cerca di imitare la Vergine, e sarai un uomo — o una donna — tutto di un
pezzo.
458. Ben trovata è la supplica di quell'anima che diceva:
Signore, non abbandonarmi; non ti accorgi che c'è un'"altra persona", che mi
tira per i piedi?!
644. Quale errata concezione dell'obiettività! Mettono a fuoco le
persone o le attività con le lenti deformate dei loro personali difetti e,
con acida insolenza, criticano o si permettono di vendere consigli.
— Proposito concreto: nel correggere o nel consigliare, parlare alla
presenza di Dio, applicando le stesse parole alla nostra condotta. (Solco,
644)
651. Qualche volta lasci esplodere il tuo cattivo carattere, che
affiora, in più di un'occasione, con una durezza spropositata. Altre volte,
non ti preoccupi di predisporre il tuo cuore e la tua mente perché divengano
dimora gradita per la Santissima Trinità... E, sempre, finisci per
restartene un po' lontano da Gesù, che conosci poco...
— In questo modo, non avrai mai vita interiore.
653. Rimedio per tutto: santità personale! — Per questo i santi erano
ricolmi di pace, di fortezza, di allegria, di sicurezza...
739. Osservi un piano di vita esigente: ti alzi presto, fai
orazione, frequenti i Sacramenti, lavori o studi molto, sei sobrio, ti
mortifichi..., però ti accorgi che ti manca qualcosa!
Porta al tuo dialogo con Dio questa considerazione: siccome la santità — la
lotta per raggiungerla — è la pienezza della carità, devi rivedere il tuo
amore verso Dio e, per Lui, verso gli altri. Forse allora scoprirai,
nascosti nella tua anima, grandi difetti, contro i quali non lottavi
nemmeno: non sei un buon figlio, un buon fratello, un buon compagno, un buon
amico, un buon collega; e, siccome ami disordinatamente la "tua santità",
sei invidioso.
Ti "sacrifichi" in molti dettagli "personali": pertanto sei attaccato al tuo
io, alla tua persona e, in fondo, non vivi per il Signore né per gli altri:
solo per te.
755. A volte pretendi di giustificarti, dicendo che sei
distratto, svagato; o che, per carattere, sei arido, riservato. E aggiungi
che, per questo, non conosci a fondo neppure le persone con le quali
convivi.
— Senti: questa scusa non ti lascia tranquillo, non è vero?
777. La facciata è di energia e di fortezza. — Ma quanta fiacchezza e
quanta mancanza di volontà al di dentro!
— Rafforza la decisione che le tue virtù non siano un travestimento, ma
abiti che definiscano il tuo carattere.
797. Amare è... non albergare che un solo pensiero, vivere per la
persona amata, non appartenersi, essere felicemente e liberamente
sottomesso, anima e cuore, a una volontà estranea... e, al tempo stesso,
propria.
806. Ti addolorò molto il commento, ben poco cristiano, di quella
persona: "Perdona i tuoi nemici — ti diceva —: non puoi immaginare che
rabbia gli fai!".
— Non riuscisti a trattenerti e gli replicasti con pace: "Non voglio
barattare l'amore con l'umiliazione del prossimo. Perdono, perché amo, con
fame di imitare il Maestro".
863. Lotta contro le asprezze del tuo carattere, contro il tuo
egoismo, contro la tua comodità, contro le tue antipatie... Oltre al fatto
che dobbiamo essere corredentori, il premio che riceverai — pensaci bene —
sarà in strettissima relazione con la semina che avrai fatto.
980. Da tutti i punti di vista, la mortificazione è di straordinaria
importanza.
— Per ragioni umane, perché chi non sa dominare sé stesso non influirà mai
positivamente sugli altri, e l'ambiente circostante lo vincerà non appena
blandirà i suoi gusti personali: diverrà un uomo senza nerbo, incapace di un
grande sforzo quando sarà necessario.
— Per ragioni divine: non ti sembra giusto che, con questi piccoli atti,
dimostriamo il nostro amore e il nostro attaccamento a Colui che ha dato
tutto per noi?
995. Il cristiano trionfa sempre dalla Croce, dalla sua
personale rinuncia, perché lascia agire l'Onnipotenza divina.
Personalità e carattere in Forgia
28. Qualche volta — me l'hai sentito commentare spesso — si parla
dell'amore come se fosse un impulso verso la propria soddisfazione, o un
semplice mezzo per completare egoisticamente la propria personalità.
— E ti ho detto sempre che non è così: l'amore vero esige che si esca da sé
stessi, che ci si doni. L'amore autentico porta con sé la gioia: una gioia
che ha le radici a forma di Croce.
37. Quando si ama molto una persona, si desidera sapere tutto ciò che
la riguarda.
— Meditalo: tu hai fame di conoscere Cristo? Perché... questa è la misura
del tuo amore.
79. Non smetterò di ripeterti, perché ti si incida bene nell'anima:
vita di pietà!, vita di pietà!, vita di pietà! Infatti, se manchi alla
carità, sarà per poca vita interiore: non per cattivo carattere.
99. Cerca di essere delicato, persona di buone maniere. Non essere
grossolano!
— Delicato sempre, il che non vuol dire manierato.
128. Ama e cerca l'aiuto di chi guida la tua anima. Nella direzione
spirituale, metti a nudo il tuo cuore, completamente — marcio, se fosse
marcio! —, con sincerità, con voglia di guarire; se no, questo marciume non
scomparirà mai.
Se ti rivolgi a una persona che può pulire la ferita soltanto in
superficie..., sei un codardo, perché in fondo stai per nascondere la
verità, a tuo danno.
153. Un buon modo di fare l'esame di coscienza:
— Ho accettato come espiazione, in questo giorno, le contrarietà venute
dalla mano di Dio?; quelle provocate, con il loro carattere, dai miei
compagni?; quelle della mia miseria?
— Ho saputo offrire al Signore, come espiazione, anche il dolore che provo
per averlo — tante volte! — offeso?; gli ho offerto la vergogna dei miei
interiori rossori e delle mie umiliazioni, nel considerare quanto poco
progredisco sulla via delle virtù?
168. C'è una sola malattia mortale, un solo errore funesto:
rassegnarsi alla sconfitta, non saper lottare con spirito di figli di Dio.
Se manca questo sforzo personale, l'anima si paralizza e giace abbandonata,
incapace di dar frutto...
— Con questa codardia, la creatura costringe il Signore a pronunciare le
parole che Egli udì dal paralitico, nella piscina probatica: «Hominem non habeo!» — mi manca l'uomo!
— Che vergogna se Gesù non trovasse in te l'uomo, la donna, che si
aspetta!
247. Dammi la grazia di lasciar perdere tutto ciò che riguarda la mia
persona. Io non debbo avere altre preoccupazioni che la tua Gloria..., in
una parola, il tuo Amore. — Tutto per Amore!
463. Persuaditi! Se lo vuoi — dal momento che Dio ti ascolta, ti ama,
ti promette la gloria —, tu, protetto dalla mano onnipotente del Padre tuo
celeste, puoi essere una persona piena di fortezza, disposta a rendere
testimonianza della sua amabile e vera dottrina dappertutto.
468. — Figliolo, dov'è il Cristo che le anime cercano in te? nella
tua superbia? nella tua voglia di importi agli altri? nelle meschinità di
carattere che non vuoi vincere? in questa testardaggine?... È lì Cristo? —
No!!
— D'accordo: devi avere personalità, ma la tua deve cercare di identificarsi
con Cristo.
483. Aspetti la vittoria, la fine della lotta..., e non arriva?
— Ringrazia il Signore, come se avessi già raggiunto la meta, e offrigli la
tua impazienza: «Vir fidelis loquetur victoriam» — la persona
fedele canterà la gioia della vittoria.
501. Non puoi comportarti come un bambino turbolento o come un pazzo.
— Devi essere una persona forte, un figlio di Dio; sereno nel tuo lavoro
professionale e nella tua vita di relazione, con una presenza di Dio che ti
faccia curare la perfezione anche nei minimi dettagli.
573. Quando sei insieme a una persona, devi vedere un'anima: un'anima
da aiutare, un'anima da comprendere, un'anima con cui convivere e che va
salvata.
642. Per la fiducia che Egli ripone in te, avendoti chiamato nella
Chiesa, devi avere la misura, la serenità, la fortezza, la prudenza — umana
e soprannaturale — della persona matura, che molti acquistano col passare
degli anni.
Non dimenticare che cristiano significa, come abbiamo imparato nel
Catechismo, uomo — donna — che possiede la fede di Cristo.
702. Le attività professionali — anche il lavoro domestico è una
professione di prim'ordine — sono testimonianze della dignità della creatura
umana; occasioni di sviluppo della personalità; vincoli di unione con gli
altri; fonti di risorse; mezzi per contribuire al miglioramento della
società in cui viviamo, e per promuovere il progresso dell'umanità tutta...
— Per un cristiano, queste prospettive si allungano e si allargano ancora di
più, perché il lavoro — assunto da Cristo come realtà redenta e redentrice —
si trasforma in mezzo e cammino di santità, in concreta occupazione
santificabile e santificatrice.
709. Affronta i problemi di questo mondo con senso soprannaturale e
secondo le norme morali, che non minacciano e non distruggono la
personalità, pur incanalandola.
— Darai così alla tua condotta una forza vitale, trascinante; e ti
rafforzerai nel tuo cammino sulla retta via.
767. Ciò che rende veramente infelice una persona — e persino
un'intera società — è la ricerca, affannosa ed egoistica, del benessere: lo
sforzo di eliminare tutto ciò che arreca fastidio.
Selezione fatta per il corso di
Psicologia della personalità applicata alla direzione spirituale
Pontificia Università della Santa Croce
Prof. Wenceslao Vial Mena
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